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Caro Babbo Natale
Caro Babbo Natale,
Come al solito scrivo in ritardo, sempre il solito sono. però volevo augurarti anche a te buon Natale e felice anno nuovo. Quest’anno non direi che mi sia comportato bene però desidero proprio fare di meglio l’anno prossimo e vorrei cominciare da questa lettera per impegnarmi in qualcosa di positivo e di proficuo per il futuro.
Desidero che tutte le persone che io amo e stimo vivano Felici e possano sempre godere del mio affetto e del mio aiuto, vorrei anche che tutto l’Amore che ho dentro possa riempire i cuori di chi ancora non sa quanto posso darne. Per me chiedo poco perché penso di avere tutto e penso che ciò che non ho ancora non dipenda dai tuoi regali ma dalla mia voglia di raggiungere i miei obbiettivi. Aiuta chi davvero ancora non ha capito che già la Vita è un grande regalo, è una possibilità da sfruttare.
Dicono che non esisti ma in realtà esisti nei cuori di ogni persona che crede che esistano persone buone che dedicano la propria Vita a fare regali, quanti anni è che fai regali? 100 o 200? Eppure ogni hanno ti fai il giro del mondo per regalare sorrisi, speranza, fratellanza e gioia a tutti. Mi piacerebbe conoscerti, ascoltare tutte le emozioni che provi, chissà quanti bambini hai visto e chissà a quanti avrai portato almeno un giorno di speranza e allegria. Io non mi lamento troppo al massimo piango e a volte mi derido ma quasi mai cerco veramente di trovare un colpevole anche se a volte mi chiedo perché debba superare certe difficoltà e mi chiedo il motivo per cui alcuni problemi esistono se non posso risolverli io, subito dopo però ti guardi attorno, chiudi gli occhi, vedi e senti tutte le persone che ti vogliono bene e scoppi a piangere pensando che quando sei triste e tutto va male hai Loro e sei anche per Loro. Invece quando sei troppo triste pensi di essere solo che in realtà a nessuno importa cosa sogni, cosa cerchi, cosa provi, e allora lì si che è dura, in quei momenti vorrei avere un bimbo, che con il sorriso mi guarda e con occhi di chi ha solo favole nelle orecchie e tanta voglia di crescere mi dice: “Papà, perchè sei triste?” in quel momento capirei che sono un allocco perditempo, che si chiede cose paranoiche.
Babbo Natale insegnami ad ascoltare come fai tu che hai la pazienza di leggere milioni di lettere, milioni di storie e non ti stanchi mai. Io ci credo a Babbo Natale, non porti di certo giocattoli ai grandi ma insegni loro che essere adulti non vuol dire essere tristi, non vuol dire non saper più apprezzare la bellezza dello stare insieme, la tolleranza, il rispetto, ma far capire che tutto dipende da noi, ad ogni scelta corrisponde una conseguenza e spesso bisognerebbe cercare di ascoltare di più gli altri invece di crearsi pregiudizi e paranoie.
Io ti mando un salutone amico mio! Se passi di qui fammi sapere che vorrei offrirti qualcosa!
Tanta Felicità
Pietro
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